Volontariato odontoiatrico e odontotecnico Cooperazione Odontoiatrica Internazionale Diario di missione. Parte sesta: Le consegne testi e foto di Roberto Gaspari |
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Nella giornata di giovedì di quattro agosto molti sono i pazienti, in studio e spesso si è stati costretti anche a dividerli per tipo di prestazione, cosi quelli che dovevano provare le protesi sono stati invitati a tornare nel pomeriggio e chi invece era per le otturazioni poteva restare.
Nel pomeriggio con un ritardo di circa 4 ore rispetto alla sua tabella di marcia il Dott. Oto La Manna per esigenze familiari si vedeva costretto con grande dispiacere a lasciare il gruppo di volontari italiani per fare ritorno a casa e non avendo ancora una buona conoscenza della strada si faceva accompagnare dai fratelli Saracevic fino al confine di Kamensco. I volontari continuarono i loro lavoro con grande impegno sapendo che il giorno dopo avrebbero dovuto consegnare circa venticinque protesi. Alla sera ormai si era ospiti abituali del ristorante “Reumal” che ci attendeva per deliziarci delle sue specialità. Bellissimo era l’arrivo della sera nel Villaggio di Fojnica, dove si poteva ammirare la semplicità di tutta la gente, si ritrovavano a passeggio e spesso proprio davanti allo studio dove i volontari operavano, molti i bimbi ad attendere la fine del loro lavoro per giocare e ridere con queste persone che portavano tanto affetto e sorriso.
Il giorno venerdì cinque agosto grande soddisfazione per tutti i volontari i lavori sono giunti a termine e la sala di accoglienza si riempie come al solito di molti pazienti per provare le protesi, per dare la possibilità a queste persone di tornare ad una vita ed una nutrizione alimentare quasi normale grazie alle protesi che i volontari si apprestavano ad ultimare.
I gemelli Saracevic purtroppo alle ore 08.00 non erano ancora presenti in studio essendo stati la sera prima al confine di Kamensco per fare da guida al Dott. Oto La Manna, al mattino si erano concessi un po’ più di meritato riposo e la nostra traduttrice a causa di un problema familiare risalente alla sera prima non si presentava a lavoro cosi i volontari si trovarono da soli a colloquiare con i pazienti anche con un po’ di difficoltà, grazie al piccolo dizionario del Dott. Roberto Gaspari.
Grazie ad una paziente si provvedeva a contattare una ragazza del posto che senza mezzi termini si metteva a disposizione della “Smile Mission” senza nulla pretendere in cambio come ogni volontario dovrebbe fare in sua coscienza. Per fortuna la ragazza di nome Daliborka Celan arrivo abbastanza in fretta e seguendo le direttive del Dott. Roberto Gaspari, che provvedeva a stampare una copia del foglio di registro pazienti cosi in base all’ora di arrivo ogni paziente si faceva registrare e dava loro consiglio sul tempo di attesa ed eventualmente tornare nel pomeriggio.
La bella sorpresa arrivo circa alle ore 10.30 quando i gemelli Saracevic anche se stanchi del viaggio non volevano perdere l’occasione di vedere gli sviluppi e i risultati di tutti i lavori che anche loro avevano contribuito a realizzare.
Per tutta la giornata si andò avanti a provare e rifinire i lavori e vedere come i pazienti anche se con molte ore di attesa alla fine erano molto soddisfatti. Nel pomeriggio una telefonata coglie tutti di sorpresa il Dott. Oto La Manna ci manda i suoi saluti e dicendoci che il viaggio era andato tutto bene si dispiaceva di non essere con noi ma con il cuore ci augurava buon lavoro. Alla sera e dopo una bella settimana la fatica principalmente per tutti gli specialisti Odontotecnici cominciava a farsi sentire, tutte le protesi erano state consegnate rispettando la tabella di marcia che tutti si erano prefissati, tutti di adoperavano per una perfetta e pulizia dello studio in modo da lasciare a tutti i prossimi volontari uno studio dentistico ed odontotecnico degno del suo nome “Smile Mission”.
Quando si era arrivati a Fojnica i volontari erano tali, ragazzi e adulti partiti per fare del bene e il loro obiettivo era stato pienamente raggiunto, solo che essi erano partiti da volontari come una squadra e tornavano a casa come fratelli, felici per avere condiviso una emozione grandissima, all’uscita dello studio di Fojnica ad attenderci c’erano tanti bambini che non vedevano l’ora di giocare con noi cosi tutti non abbiamo esitato a ritornare quello che in fondo tutti noi siamo eterni Peter Pan ragazzini tutti insieme a giocare e farci le ultime foto insieme, toccante è stato il momento della partenza dove i bambini in alcuni momenti assaltavano le nostre auto con grandi grida di gioia e di sorrisi uno per tutti è stato scelto per rappresentarli tutti un ragazzino di circa dieci anni di nome Stiepko Berbic con un sorriso meraviglioso sono certo che tutti lo condivideranno. Prima di andare nel nostro ristorante di fiducia si decide di passare a salutare Frà Mirko conosciuto da tutti come il “Guardiano”, ma purtroppo nella sua parrocchia non c’è ci dicono che forse è a dormire, cosi andiamo via con il rammarico di aver mancato l’ultimo saluto, al nostro arrivo al ristorante il cameriere ci aspetta e ci invita al nostro tavolo. Il tempo di prendere l’ordinazione ed ecco che anche sapendo che Dio c’è, ne avemmo anche la conferma Frà Mirko non era a letto ma era al ristorante in compagnia di una sua amica cosi dopo aver terminato la loro cena si fermarono da noi per ll caffé e i saluti di rito, con la promessa di rivedersi il prima possibile.
Al sabato mattina la sveglia è anche prima dell’orario normale, ci sono da finire di preparare le ultime cose e poi partenza, alle h 07.00 ci si trova davanti all’abitazione provvisoria dei Fratelli Scanzioli che ormai abituati come ogni mattina ad acquistare i vari tipi di pane con forme strane tipo cornetti, salsicce, e panini molto lunghi con all’interno ripieni di carne, formaggio, e altre leccornie. Tutti insieme i volontari sono partiti per Sarajevo alle ore 07.30, il Dott. Roberto Gaspari dotato di GPS (General Position Sistem) dopo avere impostato le coordinate per raggiungere l’abitazione del Dott. Saracevic Salih prese nella precedente visita a Sarajevo insieme a i fratelli Giuseppe e Fabio Scanzioli e seguiti da Revelant Renzo, Lo Cuoco Domenico e Cristiano Tomasino si avviarono raggiungendo la meta in circa un’ora di viaggio. All’arrivo in città c’era ad attenderli il Dott. Saracevic che non esitava ad accompagnare i fratelli Scanzioli al confine per poi indicargli la strada per Spalato dove avrebbero preso l’Aliscafo per Ancona e poi fare ritorno a casa a Brescia.
Gli altri volontari, Roberto Gaspari, Renzo Revelant, Domenico Lo Cuoco e Cristiano Tomasino restarono in città, si approfitto per vedere le varie Chiese Cristiane, Ortodosse, e le Moschee Musulmane, si potevano ammirare vari quartieri diversi tra loro ma davano una unica sensazione di pace e tranquillità. I Volontari si fermavano a pranzo nel centro della Città e brindare al successo della Missione e magari chissà trovarsi il prossimo anno di nuovo insieme visto il bel legame che si era instaurato tra loro.
I volontari hanno avuto una spesa di circa € 90,00 per l’aliscafo da Ancona a Spalato, poi la spesa del carburante che veniva poi diviso tra i volontari che formavano l’auto di circa € 200,00, l’alloggio nel villaggio di Fojnica ha un costo di circa € 5,00 o € 7,00 al giorno, le spese per il pranzo e cena venivano divisi tra i volontari. Ogni volontario per una settimana di lavoro spende circa € 450,00 o € 600,00. Ma sa che sono soldi spesi per una giusta causa
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